Il “MACELLUM”oggi conosciuto come Serapeo o impropriamente come tempio di Serapide per il rinvenimento della statua di Giove Serapide, divinità egizia.
Il manufatto viene fatto risalire all’età flavia, anche se sono presenti successivi e ripetuti restauri.
Il Macellum era rifinito con rarissimi marmi e stupendi mosaici con l’abside a semicupola, sotto la quale era custodita la statua di Serapis venendo a costituire un vero e proprio santuario in adorazione delle divinità.
Il Serapeo deve la sua notorietà al fenomeno del bradisismo flegreo perché dalle colonne corinzie di cipollino la performazione dei litodomi (molluschi) ci dà l’esatta misura del livello di sommersione dell’edificio nel mare.